(San Bonifacio 24 giugno 1921 – Mantova 16 giugno 1983)
SCRITTORE LIBRAIO EDITORE
Passò la sua infanzia nel paese natale, libero e spensierato, giocando sugli argini dell’Alpone o nei cortili dello zuccherificio come egli ricorda con dolce delicatezza nei suoi libri.
Trasferitosi a Mantova nel 1928, conseguì il diploma di perito industriale ma ascoltò la sua vera inclinazione divenendo scrittore, libraio e bancarellaro sotto i portici del Broletto nella città dei Gonzaga, che subito adottò come un proprio figlio. Di ritorno frequentemente, anche per una sola fugace visita o per un’estate intera, ebbe sempre nel cuore San Bonifacio che fu spesso materia dei suoi affreschi letterari.
I mantovani lo hanno conosciuto attraverso i racconti apparsi sulla stampa locale, attraverso i suoi numerosi libri e libretti, sia direttamente davanti alla sua bancarella. Qui trovarono accoglienza e consigli molti giovani attratti dal fascino della letteratura. Alcuni di loro diedero vita nel 1964 al periodico Il Portico che costituì una felice opportunità d’aggregazione o d’esordio letterario. Altri seguirono diverse strade e diverse fortune.
Nel 1954 Giovanni pubblicò a proprie spese il libro d’esordio, Zingara, una ampia scelta di racconti tra i molti apparsi sulla stampa locale a partire dal 1941, alcuni dei quali furono tradotti in russo negli anni Sessanta e apparvero su giornali e settimanali dell’URSS con tirature di milioni di copie. In seguito diede alle stampe numerosi volumetti di racconti, prose, lettere in piazza e A proposito di gobbi, un unicum in versi.
La fortuna letteraria lo raggiunse nel 1967 quando l’editore Rizzoli di Milano pubblicò il romanzo Matti beati, con il quale vinse nello stesso anno il premio nazionale Duomo. Il successo tuttavia fu di breve durata e Piubello continuò, fino agli ultimi anni di vita, a stampare in proprio, nelle modeste ma eleganti Edizioni di Bancarella, le sue storie, le sue lettere e i suoi dialoghi con lettori veri o presunti.
Oltre che dei suoi libri, Piubello fu anche editore di una minuscola collana, La minima di Bancarella, che ospitò importanti autori mantovani. Iniziativa certamente singolare tra le molte che hanno punteggiato il percorso di Piubello editore e animatore di cultura fu quella di stampare, lasciando bianca la copertina, 200 copie del suo volumetto Tutti in Piazza. Le distribuì tra i suoi molti amici pittori, disegnatori, caricaturisti chiedendo loro di realizzare a piacimento la copertina. Nacquero così 200 originali libretti che furono messi all’asta, in una festosa serata d’estate del 1972.
Straordinario osservatore della vita cittadina, della quale per oltre un trentennio fu protagonista e animatore culturale, fu amato dai mantovani che trovavano nella bancarella sotto i portici un acuto umorista e uno scrittore delicato.
[Tratto da: Dizionario Biografico dei Veronesi. Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona. Verona 2006. Pagg. 656 – 657]. (G.C.)