(S. Bonifacio 3 Agosto 1818 – S. Bonifacio 22 Agosto 1904)
POSSIDENTE – PATRIOTA – PUBBLICO AMMINISTRATORE
Figlio di Luigi e di Regina Tommasselli, di agiata famiglia di proprietari terrieri fu uno dei quattro fratelli (Antonio, G. Battista, Alessandro e Sebastiano) patrioti sambonifacesi, attivi nella prima guerra di indipendenza, quando il loro padre reggeva le sorti del comune di San Bonifacio. Li ricorda tutti una lapide conservata presso il locale cimitero. Altra lapide alla loro memoria venne posta il 15 novembre 1999 presso la loro abitazione, in corso Venezia, in occasione del 150° anniversario della prima guerra di indipendenza, a cura dell’Associazione Ricercatori Documenti Storici.
Formatosi agli ideali patriottici negli ambienti universitari della città di Padova, nel marzo del 1848 Alessandro si trovava per motivi di lavoro nel comasco. Alle prime avvisaglie di disordini si portò a Milano, ove partecipò alle cinque giornate. Passato a Venezia in aiuto degli assediati, assunse per un certo periodo il comando di forte Brondolo. Il suo nome compare nella lista dei “fuoriusciti” [ricercati n.d.r.] per il distretto di San Bonifacio diffuso dall’Iperial Regia Delegazione Provinciale di Verona il 15 marzo 1849.
Divenne primo sindaco (1867 – 1880) di San Bonifacio dopo l’annessione del Veneto all’Italia. Durante la sua amministrazione ebbe luogo l’Esposizione agricola scolastica (26 settembre – 5 ottobre 1869); fu edificato (1876) il palazzo municipale, opera dell’amico architetto Antonio Caregaro Negrin, e fu realizzato il nuovo (l’attuale) ponte sull’Alpone, cosiddetto “allamericana”, a campata unica. Fu rieletto ancora nel 1885.
[Tratto da: Dizionario Biografico dei Veronesi. Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona. Verona 2006. Pagg. 538 ? 539]. (G.C.)